Piccoli social marketer crescono

Entrando in una scuola superiore ho notato, nella bacheca riservata agli studenti, il foglietto che vedete nella foto. Mi ha colpito per due motivi. 

1. I ragazzi di questa band si presentano in due versioni, con due nomi e repertori differenti. Repertori e nomi si rifanno a due mitologie e racconti diversi con cui si offrono al pubblico. Questa capacità di rappresentazione a autorappresentazione liquida, multi e proteiforme mi pare identificabile con la natura rappresentativa e narrativa del mondo social. La capacità di generare una varietà di vite e di intrecci, collegandoli a un unico profilo, accomuna mondo reale e mondo digitale. Entrambi appartengono alla stessa episteme, declinano le stesse pratiche discorsive, per dirla con Foucault. Forse sarebbe utile non separare più i due mondi. E parlare di mondo reale e basta. 

2. Questi ragazzi "socializzano" targetizzandosi. Vendono musica e narrazioni proponendosi a diversi segmenti di pubblico, per quanto probabilmente affini. Hanno un'anima marketing già ben impostata. Forse non lo sanno, ma probabilmente potrebbero avere un futuro nel mondo della comunicazione. 

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